RASSEGNA STAMPA

LA REPUBBLICA - Sei anni dopo, il giorno più lungo

Genova, 17 novembre 2007

Tre treni e centinaia di pullman, appuntamento alle 14 alla Stazione Marittima. Agenti defilati ma sono già arrivati rinforzi
Sei anni dopo, il giorno più lungo
Tornano in piazza i no global: "Non abbiate paura"

MARCO PREVE

Inutile negare che Genova, oggi, si appresta a vivere con preoccupazione la manifestazione che, nel pomeriggio, vedrà probabilmente 30 mila persone manifestare in corteo sui temi del G8. D´altra parte l´incapacità politica di fare chiarezza sugli eventi del luglio 2001, le coperture gerarchiche agli imputati eccellenti della polizia e il rischio prescrizione che incombe sui processi Diaz e Bolzaneto, non hanno certo favorito quel percorso di riconciliazione invocato da molti.
Ma secondo don Andrea Gallo, che ieri alla comunità di San Benedetto ha presieduto l´ultima conferenza stampa di presentazione dell´evento, proprio quella di oggi potrebbe essere «l´occasione per dimostrare che Genova rinasce verso i principi della democrazia, del dialogo, dell´ascolto». E subito dopo ha lanciato un messaggio alla città: «Cittadini genovesi domani non abbiate paura, anch´io ne ho, ma dobbiamo superarla col dialogo».
Le varie componenti del movimento hanno deciso di sfilare dietro ad uno striscione con la scritta "La storia siamo noi". Indubbiamente esistono differenti posizioni (l´ala più radicale manifesta soprattutto contro la procura di Genova che ha chiesto condanne per 225 anni contro i 25 imputati di devastazione e saccheggio, i "moderati" hanno in cima all´elenco delle priorità la costituzione della Commissione parlamentare d´inchiesta e chiedono che non cali il silenzio sui processi contro gli abusi e i falsi della polizia) ma il desiderio di evitare tensioni e incidenti è riuscito a ricreare davvero lo spirito unitario del 2001.
La giornata del G8 inizierà alle 10 quando nell´Auditorium di Sarzano si terrà un convegno che riprende lo slogan di sei anni fa "Un altro mondo è ancora possibile". Tra i relatori Giuliano Pisapia, Vittorio Agnoletto, Enrica Bartesaghi e poi parlamentari, avvocati del Legal Forum e Marcello Zinola segretario dell´Associazione Ligure dei giornalisti.
Poi tra le 13.30 e le 14.30 arriveranno a Principe di due treni speciali con tariffa politica messi a disposizione da Trenitalia e provenienti da Napoli e Padova. Un terzo treno da Milano avrà delle carrozze aggiuntive dove si viaggerà con forti sconti. Porteranno circa 10mila persone, perlopiù giovani dei centri sociali del centro sud e del nord est. I convogli sono stati ottenuti dopo una lunga e difficile trattativa.
Michele Di Palma della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista ha criticato l´atteggiamento di Trenitalia: «E´ diventata una società privata e gestisce il servizio pubblico in modo privatistico e questo mette in grande difficoltà gli organizzatori. Stamattina ci dicevano che c´era solo un treno, è assurdo essere lì a trattare la sera prima di una manifestazione».
Il corteo, che partirà attorno alle 15, per raggiungere De Ferrari percorrendo via Gramsci, corso Saffi e poi via Corsica e via Fieschi, sarà seguito a distanza dalle forze dell´ordine. Prefetto e questore hanno lanciato segnali distensivi così come gli organizzatori, anche i più radicali, della manifestazione. Ciononostante il servizio d´ordine è stato rinforzato con poliziotti e carabinieri di altre città italiane, nelle stazioni in cui si fermeranno i treni speciali verranno effettuati controlli mirati a individuare elementi estremisti considerati pericolosi.
A Genova è stato chiesto ai responsabili del pronto soccorso di Galliera e San Martino di potenziare gli organici. Nel cortile del San Martino è stata montata una tenda che contiene docce di decontaminazione per emergenze Nbc (Nucleare, batteriologico, chimico). Contemporaneamente al corteo, ma in zone distanti - la più vicina sarà piazza della Vittoria - si terranno dieci presidi del sindacato di polizia Coisp contro la "delegittimazione della polizia".
Infine, anche l´arcivescovo Angelo Bagnasco ha avvertito la delicatezza dell´appuntamento e ha auspicato da parte dei manifestanti il «rispetto assoluto delle opinioni diverse senza alcuna forma di intolleranza e tantomeno di violenza».